You can’t make it on your own

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A volte non puoi farcela da solo. Quando la diagnosi di cancro ti colpisce, la prima reazione è quella di abbandonarsi allo sconforto. Lentamente si fa strada la voglia di reagire, di non darsi per vinto, di combattere ogni singola battaglia con la speranza di vincere la guerra…A volte non puoi farcela da solo. Quando la diagnosi di cancro ti colpisce, la prima reazione è quella di abbandonarsi allo sconforto. Lentamente si fa strada la voglia di reagire, di non darsi per vinto, di combattere ogni singola battaglia con la speranza di vincere la guerra. I malati di cancro sono dei guerrieri pronti a tutto per rinascere ma sono anche profondamente bisognosi, durante il percorso di cure, di supporto e sostegno, non solo morale.

Guerriera è l’aggettivo più calzante per descrivere Sissi, una donna determinata tanto nella vita quanto nella lotta contro il cancro, che l’ha colpita nel pieno della sua vita e all’apice della sua carriera professionale. L’Associazione Sissi Onlus è stata istituita dal marito Francesco, insieme a un gruppo di amici a lei molto vicini, in ricordo della sua grande forza d’animo nel combattere la malattia e con lo scopo benefico di svolgere attività di raccolta di fondi e aiuti per favorire la ricerca oncologica e per sostenere i malati di cancro e le loro famiglie in un percorso difficile, lungo e talvolta troppo oneroso, anche a livello finanziario, per chi non può contare sulla stabilità economica e sull’aiuto di altre persone. Maria Silvia Allegri, per tutti Sissi, era una donna forte, risoluta, dai solidi principi e profondamente legata ai valori della famiglia e dell’amicizia. Milanese di nascita, si laurea in Scienze dell’alimentazione e inizia una brillante carriera in Perkin Elmer, una multinazionale americana attiva nel settore della strumentazione di analisi per l’industria. A 31 anni si sposa con Francesco e poco dopo corona il sogno di dar vita ad una famiglia con la nascita di Martina, che dalla mamma eredita i bellissimi occhi blu e il carattere risoluto. Per molti anni la vita di Sissi gravita intorno al microcosmo del lavoro, che le dà grandi soddisfazioni, della famiglia, che ama profondamente, e della rete di amici con cui condivide molti momenti felici, fatti di tramonti nella sua amata Formentera, di vento in barca a vela, di sciate, di cene piene di risate e allegria. Quando il cancro, subdolo e con tutta la sua forza distruttiva, entra nella sua vita Sissi è una donna realizzata, con un matrimonio e una famiglia felici e con una forte rete di affetti intorno a sé. Tuttavia, con la forza che la contraddistingue, Sissi prende la decisione di combattere il cancro da sola con il supporto del marito, informando una ristrettissima cerchia di amici e famigliari e risparmiando il dolore e l’angoscia di saperla malata agli anziani genitori e alla figlia Martina, per continuare a farle vivere l’adolescenza spensierata che ogni ragazza non ancora diciottenne si merita. I due anni che seguono sono un calvario di terapie e pellegrinaggi in ospedale. Sissi non è mai sola: è circondata dall’amore del marito e dall’affetto dei famigliari e dei numerosi amici che la sostengono ogni giorno, cercando di regalarle una vita normale a dispetto della malattia.

Tough, you think you’ve got the stuff
You’re telling me and anyone 
You’re hard enough
You don’t have to put up a fight
 You don’t have to always be right
 Let me take some of the punches
For you tonight
 Listen to me now
I need to let you know
 You don’t have to go it alone U2, Sometimes you can’t me it on your own.

Martina è al suo fianco, vive in simbiosi con la mamma, e in famiglia entra anche Cleopatra, un gatto persiano di poche settimane. Ha la fortuna di potersi avvalere delle cure migliori, essere seguita dai medici competenti dell’ospedale San Raffaele di Milano e da alcuni famigliari e amici, medici a loro volta. Purtroppo, non tutte le guerre possono essere vinte e Sissi, a soli 52 anni, perde la sua. Con la sua prematura scomparsa, Sissi ha lasciato dietro di sé un vuoto incolmabile nel marito, che le è stato accanto con devozione fino all’ultimo respiro, nella figlia, da poco maggiorenne, che ha mostrato una grandissima forza nell’affrontare la perdita della mamma e che ha scelto di ricordarla sempre sorridendo, nei tanti amici che l’hanno avvolta in un abbraccio fraterno. A livello professionale Sissi ha lasciato una scia di successi, oltre a un forte attaccamento al lavoro e un grande rigore che le hanno guadagnato la stima di colleghi e dirigenza, tanto che Perkin Elmer ha istituito a suo nome una borsa di studio per studenti meritevoli.

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La prima, è stata assegnata a Martina che, nel frattempo, ha affrontato con successo la maturità classica e intrapreso la carriera universitaria. Il percorso di Sissi è stato molto duro e doloroso, tuttavia rasserenato dalla consapevolezza di poter contare sull’aiuto di tante persone e sulla tranquillità economica necessaria per curarsi al meglio e dedicare tutte le sue energie al percorso di cura. Attraverso l’esempio di Sissi, L’Associazione Sissi Onlus vuole svolgere una attività benefica di sostegno alla ricerca in campo oncologico nonché fornire anche un aiuto concreto a quei malati, sul nostro territorio, che non abbiano la fortuna di avere le sue stesse possibilità, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dell’assistenza quotidiana, per ricreare intorno ad essi le stesse condizioni che hanno consentito a Sissi di affrontare il cancro con la massima forza.